La canzone Terra straniera è stata pubblicata nel 1958 in un disco 45 torri di Vite Radio. È attribuita a Claudio Villa, autore ed interpreta di numerose canzoni italiane.
È una canzone dedicata agli emigranti italiani che dovevano partire all'esteri per tentare di guadagnarsi da vivere. In Italia, il lavoro era raro durante certi periodi. Terra straniera è un'opera che esprime con sensibilità i sentimenti di tristezza e di profonda nostalgia che provavano questi espatriati privati delle loro radici, lontano dalla loro famiglia, della casa, e sopratutto, degli occhi belli, pieni della luce calda ed infinita della donna del loro cuore.
Terra straniera è stata cantata con successo per parecchi artisti. L'interpretazione che vi proponiamo è quella di Luciano Tajoli.
Terra straniera, quanta malinconia !
Quando ci salutammo, non so perché
tu mi gettasti un bacio e fuggisti via,
eppure adesso, te lo confesso,
non penso a te ...
Non li ricordo più quegli occhi belli
pieni di luce calda ed infinita...
Mi son dimenticato i tuoi capelli
e la boccuccia ch'era la mia vita.
Ma sogno notte e dì la mia casetta,
la mia vecchietta che sempre aspetta...
L'amore del paese e della mamma
è una gran fiamma che brucia il cuor !
Questa tristezza, questa nostalgia
sono il ricordo dell'Italia mia !
Ma sogno notte e dì la mia casetta,
la mia vecchietta che sempre aspetta...
L'amore del paese e della mamma
è una gran fiamma che brucia il cuor !
Mamma, io morirò di nostalgia
se non rivedo te ... e l'Italia mia !